Scopriamo insieme il significato della buccia non edibile su agrumi
novembre 03, 2022 0 Comment

Scopriamo insieme il significato della buccia non edibile su agrumi

Quando si parla di agrumi sentiamo sempre più spesso parlare di buccia non edibile, ma sappiamo di cosa si tratta? Scopriamolo insieme

Che cosa significa buccia edibile?

Significa che la scorza dell’agrume non è stata trattata con additivi in fase di lavorazione e può tranquillamente essere utilizzata a scopo alimentare, grattugiata nei dolci o nelle tisane, usata per guarnire cocktail o altro.

Quali sono questi additivi?

Il più conosciuto è sicuramente l’IMAZILIL, vietato in Italia ma ammesso altrove e utilizzato soprattutto dalla merce proveniente dall’estero e serve in sostanza a rendere “più bello" il frutto. Con gli additivi la frutta dura più a lungo (molto più a lungo …addirittura per mesi e mesi) ammuffisce più difficilmente, non attira insetti e infine rendono la buccia liscia, pulita e scintillante.

Sono sostanze innoque?

Assolutamente no! La normativa prevede l’obbligo di dichiararne la presenza proprio perchè secondo l’Environmental Protection Agency (EPA), l’Imazalil è classificato come probabile cancerogeno, provoca gravi lesioni oculari sia se ingerito che se inalato, colpisce primariamente fegato e sistema nervoso, resta a lungo nel suolo e nei frutti e risulta molto tossico per gli organismi acquatici. L’EFSA ha fissato dei minimi di legge ma sappiamo che è l'insieme di tutti questi residui minimi di additivi a causare problemi nel lungo termine.

Occhio dunque all’etichetta e occhio al cocktail che vi consumate al bar che contiene la fettina di arancia o di lime che arriva dall’altra parte del mondo e che può essere trattato con questo additivo. Un’alternativa al lime nel mojito potrebbe essere ad esempio il limone verdello, un prodotto local eccellente la cui buccia generalmente non viene trattata con prodotti chimici.

Altra sostanza utilizzata anche in Italia è la “cera”: nella buccia viene passata appunto una cera per renderlo più luminoso.

Che cosa sono quei prodotti che vengono comunemente chiamati “cere”?

Sono per definizione legislativa “agenti di rivestimento” ossia sono sostanze che, quando vengono applicate alla superficie esterna di un prodotto alimentare, gli conferiscono un aspetto brillante o forniscono un rivestimento protettivo. Di buono c’è che in passato la buccia veniva fatta risplendere con cere di derivazione petrolifera, come polietilene e paraffine, mentre ora sono state sostituite da quelle naturali, vegetali o prodotte da insetti, ma perlomeno non pericolose: «Al posto dei vecchi additivi possono essere usate le cere naturali (cera d’api E 901, cera di candelilla E 902, cera carnauba E 903 e cera polietilenica ossidata E 914) che l’industria adopera per ricoprire lo strato esterno di alcuni tipi di caramelle. La cera d’api e il lucidante di gommalacca (E 904) sono ottenute però dalla secrezione di insetti, quindi possono costituire un problema per i vegani.»

Per tali additivi, quando applicati agli agrumi, vale solo l’obbligo di specificarne il trattamento sulla confezione di vendita. Non sono certamente equiparabili all’ IMAZILIL in quanto a pericolosità ma a lungo andare possono portare a sensibilizzazioni e in qualche modo coprono gli aromi e i profumi sprigionati dagli oli essenziali degli agrumi.

Gli agrumi Val d’Esaro hanno sempre buccia edibile. La buccia delle nostre arance navel per esempio, o dei nostri limoni, può essere utilizzata in cucina senza correre alcun rischio. Tutte le varietà di arance e agrumi che trovate nel nostro shop hanno dunque la buccia edibile: clementine, navel, tarocco, limoni, arance Lanelate, Bergamotto. Gli agrumi Val d’Esaro non subiscono trattamenti di questo tipo ed è giusto sapere che essere al naturale significa anche presentare dei difetti, spesso il bergamotto è già macchiato perchè per natura è fotosensibile.

Informiamoci dunque e impariamo ad acquistare con consapevolezza.

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