La pesca merendella
La pesca Merendella è una vera delizia dono della biodiversità calabrese: è di taglia piccola, pelle liscia di colore bianco tendente al verde con qualche striatura rosata, polpa dolcissima e profumata, dal vago sentore di miele e di agrumi. Fu probabilmente introdotta da Alessandro Magno. È diffusa in Sicilia, dove viene chiamata Sbergia, in Calabria, in particolare nella zona di Catanzaro ma viene coltivata anche nella nostra Valle dell'Esaro, tra Pollino e Mar Ionio area molto rinomata per la produzione di pesche e albicocche.
Il nome calabrese della piccola pesca deriva da merenda, termine latino che potrebbe provenire sia da meridies, mezzogiorno, proprio per indicare un pasto veloce in sostituzione del pranzo, sia dal verbo merere, meritare, intendendo la merenda come pasto concesso ai subordinati in seguito a particolari meriti lavorativi.
Si tratta di una varietà di pesca pregiata, ricca di proprietà nutritive e rinfrescanti, molto dolce, di dimensioni non tanto grossa se paragonata alla pesca propriamente detta. Ha pelle liscia di colore bianco-verde con screziature di rosso, alcuni frutti hanno polpa bianca. La sua stagione è ovviamente l’estate, vi sono 3 varietà denominate: Madonna di giugno, Madonna di luglio e Madonna di agosto. Il nome è legato al periodo di produzione oltre ad avere un colore prevalente diverso: verde quelle di giugno, rosa quelle di luglio e bianca quelle di agosto.
La pesca merendella può essere consumata fresca (immersa nel vino è buonissima) trasformata in marmellate o sciroppi o anche per farcire dolci tipici. La nostra composta di pesca merendellaè una vera delizia perché ha una concentrazione di frutta molto elevata con meno zuccheri rispetto alle confetture tradizionali e presenta una nota profumata e aromatica davvero persistente, perfetta anche per farcire dolci, crostate e sfoglie.
Leave a comment